mercoledì 28 ottobre 2015

Integratori e costi della Sanità


Gli integratori alimentari migliorano i costi della sanità.

Tra i fattori che concorrono ad un buono stato di salute, qual è il peso dell’alimentazione?

Siamo abituati a sentire parlare di corretti stili di vita, di modelli nutrizionali da applicare nella vita di tutti i giorni per preservare un buono stato di salute o raggiungerlo, eppure in Europa un quarto1 dei pazienti ricoverati in ospedale risulta malnutrito. Un dato che stupisce soprattutto se riferito a contesti industrializzati che considerano la malnutrizione un problema confinato ai Paesi in via di sviluppo.

Questo dato dovrebbe suggerire una più ampia riflessione a medici (di famiglia e specialisti), operatori del settore, dirigenti ospedalieri. Perché sebbene sia vero che la crisi economica ha spinto i consumatori a “riconsiderare” i componenti del cosiddetto “carrello della spesa” e soprattutto le istituzioni ad intervenire sulla spesa pubblica, inclusa quella sanitaria, è altresì certo che l’alimentazione svolga una importante funzione nel mantenimento della salute o nel suo ripristino e, come tale, non debbano essere ignorate le sue ripercussioni economiche positive.

È quanto dimostra un recente studio presentato lo scorso 14 luglio in occasione dell’Health Economics Congress di Milano (12-15 luglio 2015).

I ricercatori sono giunti alla conclusione che dare ai pazienti supplementi nutrizionali orali incida positivamente sui costi del sistema sanitario; il risparmio quantificato si aggira intorno al 12% dei costi delle cure ospedaliere, pari a 170 miliardi di euro all’anno solo in Europa.

Di fronte ad una sempre crescente difficoltà di copertura delle spese sanitarie e alla ricerca di soluzioni in grado di garantire la sostenibilità dei Sistemi Sanitari Nazionali, gli integratori alimentari possono svolgere un ruolo proattivo ed essere proficuamente impiegati nei percorsi di cura in ospedale, così come nella vita di tutti i giorni per il mantenimento di una buona condizione di salute in caso di carenze nutrizionali o mutati bisogni della persona (es. in gravidanza, allattamento, menopausa o nelle persone anziane).

fonti:

1 “Underestimating medical nutrition is costing Europe’s health system dearly” articolo di Alessandro Laviano, tra gli autori dello studio, pubblicato il 17 agosto 2015 su EuRactiv.com ultimo accesso 21/09/2015 http://www.euractiv.com/sections/health-consumers/understimating-medical-nutrition-costing-europes-health-system-dearly

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